Cosa sono le neuroscienze e come si applicano al marketing?
Le neuroscienze sono quel ramo delle scienze cognitive che attraverso gli studi sui meccanismi neurofisiologici della mente hanno concesso ampio spazio allo studio del comportamento cerebrale, mettendo in relazione zone specifiche del cervello con comportamenti degli individui.
Dagli anni 70 in poi , con la nascita della PET e FMRI ( entrambe permettono una visualizzazione cerebrale statica e dinamica , in seguito a determinati stimoli esterni) , gli studi in questo segmento sono aumentati notevolmente. Attraverso questi ed altri strumenti le neuroscienze hanno messo in discussione la maggior parte degli studi in ambito del comportamento, dimostrando che qualsiasi tipo di comportamento dell’individuo tende ad accendere una specifica area cerebrale.
Vi ha mai incuriosito perché siamo in grado di cambiare opinione su un prodotto in base alle dinamiche di prezzo?
Quando una persona vede il prezzo di un prodotto il suo sistema limbico agisce e fa accendere l’area cerebrale dedicata al dolore. Lo spendere denaro per noi coincide con una reale sofferenza ed una perdita che ci fa soffrire. Per questo motivo , come insegna il neuromarketing, acquista un’ estrema importanza come e dove collocare il prezzo di un prodotto.
E per quel che riguarda stimoli esterni meno percettibili rispetto al prezzo?
Le neuroscienze hanno affermato le basi scientifiche della coscienza, emozioni e cognizioni. Anche fenomeni mentali come simpatia, il fascino , il piacere dell’acquisto e la decisione stessa dell’acquisto possono essere spiegate scientificamente. Con le tecniche del BRAIN IMAGING si possono evidenziare gli substrati associati all’intero processo d’acquisto del cliente. Proprio per questo motivo il marketing tradizionale si è cominciato a servire di neuroscienze per studiare ed analizzare processi mentali che rendono più chiaro il comportamento, le emozioni e le decisioni del cliente.
Nasce così una nuova scienza della MENTE-COMUNICAZIONE-VENDITA, il NEUROMARKETING che si pone come obiettivo una delle sfide del secolo, vendere alla parte inconscia del cliente, andando a soddisfare i bisogni che il cliente stesso nemmeno sapeva di avere.